La Vendita Senza Incanto
La vendita all’asta può svolgersi senza incanto o con incanto.
La differenza tra le due risiede soprattutto nella modalità di partecipazione e aggiudicazione dell’immobile messo all’asta.
La vendita senza incanto prevede che gli interessati a partecipare presentino la propria offerta in busta chiusa (artt. 571 e ss. c.p.c.), che non sarà ritenuta efficace qualora risulti inferiore al prezzo base di oltre un quarto. Chiunque può partecipare ad un’asta senza incanto, ad esclusione del debitore.
La busta deve contenere l’indicazione del prezzo offerto, del tempo e modo del pagamento, il versamento a titolo di cauzione di una somma non inferiore al 10% del prezzo offerto (o comunque a quanto indicato nell’avviso di vendita).
L’offerta presentata può anche essere inferiore alla base d’asta, purché il suo valore non sia al di sotto del 25% del prezzo base, pena l’invalidità dell’offerta stessa.
L’offerta presentata è irrevocabile, salvo che il Giudice non ordini l’incanto oppure che siano trascorsi 120 giorni dalla sua presentazione e non sia stata accolta.
Alla data e nell’ora stabilite nell’avviso di vendita il professionista incaricato procede all’apertura delle buste pervenute. Si possono verificare due casi:
• è stata presentata un’unica offerta:
– se la stessa è pari o superiore al prezzo base dell’immobile, stabilito nell’avviso di vendita, l’offerta è senz’altro valida ed il bene viene aggiudicato;
– se la stessa è inferiore (non oltre 1/4) al prezzo base stabilito nell’avviso di vendita e non sono state presentate istanze di assegnazione si può concretizzare la vendita quando si ritenga che non vi sia seria possibilità di ottenere un prezzo migliore con una nuova vendita.
• sono state presentate più offerte:
– si apre la gara sull’offerta più alta
Se non sono state presentate offerte, il Giudice può ordinare un nuovo tentativo di vendita con ribasso sul prezzo base fino al 25%.
In caso di più offerte valide l’immobile non è aggiudicato a chi ha offerto di più, ma viene indetta una gara fra coloro che hanno partecipato all’asta, con rilancio minimo stabilito dall’avviso di vendita e con l’offerta più alta ricevuta come prezzo base. L’immobile sarà aggiudicato a chi avrà fatto, nel termine stabilito, l’offerta più alta.
Nella vendita senza incanto l’aggiudicazione è sempre definitiva e chi si aggiudica l’immobile è obbligato, entro i termini stabiliti, a versare il saldo prezzo, pena la revoca dell’aggiudicazione e la perdita di quanto versato ai sensi degli artt. 587 e 574 del c.p.c.
Fonte: astegiudiziarie.it